Per saperne di più su cosa è il fido bancario, come funziona e quali sono le sue varie varietà, leggi qui. Inoltre, impara a distinguere tra prestito e fido.
Cosa consiste un fido?
Il massimo credito concesso al cliente da un intermediario, tipicamente una banca o una società finanziaria, è noto come fido bancario o affidamento. Quindi, il fido significa offrire credito an un privato o an un’azienda.
Il fido è pertanto una somma di denaro che la banca, su richiesta del cliente, si impegna a mettere a disposizione sul suo conto corrente, oltre il saldo disponibile.. Un’operazione che infatti si chiama anche “apertura di credito in conto corrente”.
Fido: perché differisce da un prestito
Il fido, tuttavia, è diverso dal prestito per una serie di motivi.
Non è sempre necessario affidarsi completamente: In genere, la somma messa a disposizione del cliente viene utilizzata solo in parte, piuttosto che per intero, come in un prestito, e gli interessi richiesti dall’intermediario sono basati solo sul credito erogato. Per questo motivo, si parla di fido che mostra la somma effettivamente prestata al cliente e di grado di utilizzo di fido che mostra la percentuale della linea di credito utilizzata.
Il fatto che i due strumenti abbiano scopi diversi è un’altra distinzione significativa tra il fido e il prestito. Il fido è spesso utilizzato per la gestione ordinaria, quindi si inquadra in un lasso temporale di breve termine, mentre il prestito tende a sostenere investimenti e attività di medio e lungo termine. È importante tenere presente che i tipici fidi temporanei a scadenza sono ora accompagnati da tipici fidi a tempo indeterminato, noti come fidi a revoca, che includono lo scoperto di conto corrente.
Fido: le verifiche sull’affidabilità
L’intermediario finanziario verifica l’affidabilità del cliente, sia esso un’azienda che un privato, attraverso una serie di controlli prima di concedere un fido. Si tratta di un processo che verifica la capacità del debitore di pagare l’intermediario del credito. L’intermediario verifica l’affidabilità di un’azienda utilizzando banche dati come la Centrale dei rischi, Cerved, Eurisc o Camera di Commercio. La banca valuta normalmente i dati di una persona fisica come il reddito, la stabilità del lavoro e altri fattori. I risultati di queste ricerche spingono la banca a decidere da sola l’importo massimo e la durata del fido.
I diversi tipi di fido
Quando il richiedente e il beneficiario del fido sono identici, il fido diretto è probabilmente il tipo più noto. Lo scoperto di conto corrente, l’anticipazione bancaria o l’apertura di credito sono esempi comuni di questo tipo di credito.
Invece, il fido indiretto si chiama così perché il cliente pone a garanzia del fido stesso un credito vantato presso terzi che la banca può successivamente riscuotere.
Il fido di firma prevede che l’intermediario fornisca una garanzia sotto forma di avallo o fideiussione, ad esempio quando la banca fornisce la propria firma di garanzia.
Il fido per cassa è un altro tipo di affidamento in cui il cliente può ottenere una certa somma di denaro in prestito e quindi trasferirla sul suo conto corrente fino an un certo limite stabilito dalla banca.
In conclusione, se un cliente fornisce una garanzia reale per ottenere il proprio fido, come anticipi su merci o mutui fondiari, si parla di fido garantito. Questo contrasta con il fido in bianco, che non ha alcuna garanzia reale per l’erogazione di prestiti.
La distinzione tra fido particolare e generale è un’altra distinzione. Nel primo caso, l’affidamento bancario indica solo l’importo massimo delle erogazioni per tutte le operazioni. Invece, il fido specifico indica l’importo a disposizione dell’intermediario per ogni tipo di operazione.
Un fido multiplo si verifica quando più intermediari forniscono credito an un singolo cliente.
Un fido plurimo è un tipo di affidamento bancario concesso a più soggetti.
Il fido per derivati è diventato più comune negli ultimi anni. Quando un cliente apre linee di credito per operare in derivati come future, swap e opzioni, si ricorre a questo tipo di fido.
Il fido estero è stato istituito per le aziende che supportano le filiali all’estero. Aiuta le operazioni come il finanziamento alle importazioni, le fatture all’esportazione e le lettere di credito.
Quando si parla di fido multiplo?
Se più intermediari concedono credito a un cliente si parla di fido multiplo. Nel caso in cui, invece, un affidamento bancario sia concesso a diversi soggetti esso prende il nome di fido plurimo.
Cosa succede se uso il fido?
In sostanza, tramite il fido bancario il soggetto interessato può prelevare più denaro di quanto è presente effettivamente sul conto, che dovrà rimborsare appena sarà disponibile la cifra sul conto corrente, entro i limiti della somma pattuita con la propria banca.
Che differenza c’è tra mutuo e fido?
Per ottenere della liquidità, ci si può avvalere di due sistemi consolidati e sostanzialmente differenti tra loro: il mutuo e il fido. Il primo sistema è il pagamento a rate della somma prestata, il secondo è la possibilità di spendere più soldi di quanti ce ne sono disponibili sul conto corrente.
Come si chiude un fido?
Nel caso in cui la revoca del fido non sia ingiustificata, occorre innanzitutto affidarsi ad un legale esperto di diritto bancario e poi anche ad consulente tecnico specializzato, al fine di svolgere tutte le opportune valutazioni, in particolare sulle motivazioni che hanno portato la Banca alla sospensione e revoca …
Quando si prendono i soldi del fido?
La persona in questione, se ha attivato un fido, può prelevare del denaro anche se, così facendo, il conto andasse in rosso. Tale somma di denaro sarà poi prelevata direttamente dello stipendio del mese successivo, con l’applicazione dei relativi tassi di interesse.
Quali sono i requisiti per avere un fido bancario?
In generale, l’istituto di credito concede un fido bancario solo a quei soggetti che abbiano alle spalle una storia creditizia che non desti preoccupazioni. Chi è iscritto nel registro dei cattivi pagatori, ad esempio, difficilmente riceverà fiducia dalla banca, che può anche rigettare la richiesta di fido.
Cosa succede se non pago un fido?
Fido non pagato: quali sono le conseguenze? Il fido non pagato rappresenta l’inadempimento di un debito nei confronti della banca. In questo caso si rischia l’esproprio dei beni e il pignoramento nella misura utile al soddisfacimento del credito.
Quanto si può chiedere di fido bancario?
Per limiti s’intende: somma massima, non più di 5.000 €, tasso d’interesse, termini di rimborso degli scoperti. CHI PUÒ ACCEDERVI E COME UTILIZZARLO. Tutti i correntisti possono accedere alla richiesta del fido bancario, ma non è detto venga effettivamente accordato.
Quanti tipi di fido ci sono?
Esistono due tipologie di fido bancario, quello garantito e quello scoperto. In quest’ultimo non vi sono garanzie reali o personali, che invece caratterizzano quello garantito.